Un tuffo nel fiordo di Oslo

Il fiordo di Oslo e lungoooooo…..così lungo…..

che ogni tanto…..anzi molto spesso è facile dimenticare che non sei al mare ma nel fiordo!

 
Se  avessi avuto il costume…ti giuro……che avrei fatto il bagno. E non lo dico così tanto per dire perché guarda che sono più freddolosa che tantissimi italiani. Ogni inverno, quando sono  imbottita di piumino, cappello, sciarpa, guanti e con il naso rosso come la renna Rudolfo di Babbo Natale, mi sento dire………»Ma tuuuu…che vieni dalla Norvegia non dovresti sentire freddo»!!!! Una delle ragioni per cui sono «finita» qui in Italia era per il caldo e il sole. E sinceramente non mi aspettavo di poter avere freddddddo. Questo per spiegarti che l’acqua in Norvegia non e così fredda come pensi.

Uno dei miei sogni e avere una casa qui in riva al mare, magari quella li….

Non è una favola? E beh…..le favole sono belle…e  i sogni sono gratis. Come questi attrezzi per pescare i granchi che ti prestano, basta che gli porti indietro quando hai finito.

Dopo che mi sono «pucciato» i piedi….e i pantaloni in mare, sono andata a prendermi un cappuccino e una tartina di carote. Pensi che il cappuccino nel tuo bar preferito non lo batte nessuno?  Ti assicuro che qui sanno quello che stanno facendo, guarda che spettacolo.

Questo paesino si chiama Smedstad e lo puoi raggiungere sia via mare partendo dal porto di Oslo con la nave sia con pullman se preferisci rimanere sulla terra ferma. Il paese vicino si chiama Voll e rimane 5 min in macchina da Smedstad in direzione Oslo.

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Mica male eh? Ma vieni con me per una camminata vicino al mare……o il fiordo, che ti faccio innamorare. Almeno è quello che è successo a me.

Anche qui a Voll c’è una caffetteria che «parla»

Prendi un caffè e guarda fuori dalla finestra, è il più bel quadro che ti puoi immaginare.

Ma anche svegliarsi presto sabato mattina per andare a comprare pesce fresco direttamente dal pescatore sul porto di Oslo non è da meno. Finché non scopri che non eri l’unica ad aver avuto quella idea!

Guardate che coda…….. Non ci sara rimasto niente quando finalmente sara’ il mio turno!

C’erano tanti tipi di merluzzo, sogliole e rombi chiodati. Ma visto che davanti a me c’erano quasi 20 persone ho rinunciato, e mi sono fatta una bella camminata sul «Aker Brygge» prima che si riempiva di gente.

La mattina era bellissima, qualche mattiniero come me portava in giro il suo cane….è una Signora ha fatto il «tuffo»

In fondo alla passeggiata di Aker Brygge hanno fatto una spiaggetta e questo pontile attrezzato con la scalina e la doccia. Dicono che l’acqua è diventata pulitissima negli ultimi anni. Il coloro scuro e perché il fondale è coperto di alghe brune.

Ora che lo sai, non hai nessuna scusa valida per non portarti un costume quando vieni a Oslo. Ti fai un bel tuffo e ti metti sotto il faro per asciugarti mentre mangi due gamberetti.

Forse non ti ho detto che al fianco del peschereccio a metá mattinata arriva un altra barca con i gamberi appena pescati. Dopo averli tirati su vengono cotti a bordo nell’acqua di mare e venduti a litro o mezzo litro. E sono davvero buoni, un po noiosi a pulire, ma ne vale la pena. Fai un salto dal panificio a comprarti del pane e magari un tubetto di maionese. Perche è così che i Norvegesi mangiano i gamberi.

Se non hai voglia non mancano ristoranti e pub al porto…..ma stai attento perché ci sono anche tante «trappole» per turisti come c’è ne sono in tutte le parti del mondo dove ci sono tanti turisti. Per il pranzo tanti ristoranti hanno dei piatti a un prezzo ragionevole……anzi, qualche volta puo’ costare meno sedersi ed essere serviti piuttosto che mangiare un panino in giro. Oppure puoi andare da un pescivendolo e assaggiare questi granchi. Gli puoi comprare interi, puliti o addirittura solo le chele. Se non ti gustano ci sono aragoste, granchi, scampi di mare e scampi di fiume…..tutto profumato con aneto!

Se hai un posto per cucinare non buttare i gusci ma fai un bel fondo per una bella spaghettata. Come preparare il fondo te lo faccio vedere qui :

Bisca – Scampi og Rekebuljong

Ma non ho mica finito di farti vedere il fiordo di Oslo perché un altro giorno ho preso un traghetto che mi ha portato su tre isole in mezzo a Oslofjorden. Era domenica mattina presto e mentre la barca si allontanava dalla cittá potevo vedere il municipio che viene anche chiamato Geitost. Geitost è un formaggio tipico Norvegese che è fatto con il latte di capra. Il latte viene bollito per ore e diventa marrone. È molto particolare e viene tagliato a fette sottilissime.

Se hai fatto la tessere per il pullman, tram e metro vale anche per questi traghetti. Gli altri traghetti li vedi nella foto sulla sinistra. La prima isola, che in realtà è un penisola visto che la puoi raggiunge anche con il bus, si chiama Huk. Qui ci sono degli scavi antichi e una caffetteria,  ma c’è anche la possibilità di pescare e fare il bagno.

La seconda isola si chiama Gressholmen.

È da qui vedi tanti altri isolotti. Il bello di queste barche è che puoi scendere e fare un giro per poi risalire sul prossimo traghetto per proseguire o tornare in città. Io ho continuato il mio viaggio in nave.

Godendomi questa mattinata spettacolare. Alle fine sono scesa su Langøyene. Dove c’è una grande spiaggia e per chi continua a non crederci…persone che facevano il bagno!

Qui c’era pieno di gente che aveva passato la notte in tenda, ma visto che era Domenica mattina e forse avevano fatto un po’ tardi ieri sera, erano ancora quasi tutti a dormire. È bellissimo andare in giro quando gli altri dormono ancora.

Tornando indietro potevo riammirare la città. Con Akershus, che «andiamo» a visitare nel prossimo capitolo! Va beh…anticipo qualcosa ….e La Fortezza di Oslo….la MIA cittá. Perché sono strane le radici. La lingua, la gente, la terra, il cielo, il buio è la luce ti rimangono dentro per tutta la vita…..infatti mi sento Norvegese anche se ho vissuto più anni in Italia.

Spero di raccontarti la mia città in una versione piacevole ma leggera…..come dovrebbe essere la vita.

Qualche gironi a Oslo…

 ❤

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Jeg som eier og driver denne bloggen har jobbet som kokk på egen restaurant i Lavagna nord i Italia i mange år. Nå er jeg frilanskokk, matskribent og turarrangør. Jeg kan også komme til deg hvis du vil ha en spesiell matopplevelse, kanskje sammen med en gjeng venner.

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