Metti insieme la passione, il cuore e la professionalitá in mezzo alle vigne…il risultato non può che essere degli ottimi e sinceri vini quali Erbaluce spumante, Erbaluce, Nebbiolo, Barbera e….
Hvis du putter sammen pasjonen, hjertevarmen og dyktigheten som det blir brukt i disse vinmarkene….ja, da kan ikke resultatet bli annderledes enn disse ærlige vinene som spumanten Erbaluce, den tørre hvitvinen Erbaluce, Nebbiolo, Barbera og…..
Passito. Tutto ebbe inizio nel 2002 quando Roberto Gabriele e la sua famiglia decisero di trasferirsi da Milano a Masino, una frazione di Caravino dominata dal suo bellissimo castello. All’interno di un bosco rigoglioso essi diedero vita a quella che oggi è una bellissima realtà del territorio: “La Campore”.
Hetvin. Det startet i 2002 da Roberto Gabrieli og familien hans bestemte seg for å flytte fra alt kaoset i Milano til stillheten i Masino, Masino er i nærheten av Caravin og på toppen av åsen i Carvino ligger det et utrolig flott slott. Vingården ligger omringet av skog som de måtte dominere før de klarte å utrette det som i dag er en virkelighet…..”La Campore”
Il primo ad accoglierci e’ stato Bacco,
Den første som møtte oss da vi kom var Bacco,
il quale, dopo averci presentato il suo padrone Roberto con la simpatia di un cucciolone a cui piacciono gli ospiti, ci ha accompagnati in mezzo a queste splendide e ben curate vigne, dove l’amore e la passione si evidenziano in ogni filare.
La prima tappa e’ stata per sua maestà “il nebbiolo” che qui viene trattato biologicamente con tutte le problematiche che ne derivano: estirpare a mano l’erba che cresce spontaneamente tra i filari delle viti o togliere grappolo per grappolo eventuali impurita’ comporta molta fatica. La passione nel lavoro, i sorrisi, la serenità di Roberto e della sua famiglia sono ben vivi nell’atmosfera che si respira in questo magico mondo di grappoli di uva che si susseguono in un’esplosione di colori e il sudore necessario per questo tipo di lavorazione é alla fine ripagato dalla qualita’ dei loro prodotti.
Qui da La Campore tutto va “su e giù” per via delle terrazze dove crescono le vigne. Bisogna essere allenati per lavorarci e meno male che Roberto fa l’insegnante di ginnastica nella scuola media di Caluso, patria dell’erbaluce, i cui vigneti la fanno da padrone qui a La Campore e che a differenza del nebbiolo hanno gli impianti a Pergola. Qui potete vedere la diversità dei vigneti e delle foglie delle due tipologie:
Non ho mai avuto la fortuna di visitare un produttore di vini che mi abbia raccontato tutto in maniera così semplice e dettagliata come hanno fatto Roberto e Alberto (suo valido e passionale collaboratore) che, insieme al figlio Alessandro, rappresentano il futuro dell’azienda: ricco di fatiche ma anche di grandi soddisfazioni. Mentre ci accompagnavano in mezzo alle pergole di Erbaluce naturalmente continuavano a lavorare, ripulendo un grappolo qua….togliendo qualche foglia lá e così via…..sempre con entusiasmo e sorrisi. Fa davvero piacere incontrare persone come loro che mettono il cuore nelle cose che fanno.
Mentere pensavo a tutto questo ci avevano preparato un Aperitivo con la A maiuscola.
Roberto ha stappato il suo spumante di Erbaluce…..Mmmmm … Le bollicine sprizzavano allegramente mentre degustavamo questo fresco brut a metodo classico.
Insieme a Roberto, Alberto, Bacco e mio marito Maurizio abbiamo proseguito la degustazione con la loro Erbaluce di Caluso doc accompagnata da una mocetta di un piccolo produttore locale (Maestri del gusto) che ci siamo ripromessi di andare a visitare.
Nel mentre, nonna Elsa…..era in cucina a preparare il pranzo!! Nel frattempo Alberto aveva fatto un salto nell’orto a raccogliere qualche fiore di zucchina che la nonna …. ha sapientemente messo nel risotto.
Che gioia sedersi al tavolo della loro cucina come se fossimo dei vicini di casa. Dopo aver assaggiato un Erbaluce senza solfiti che Alberto sta sperimentando (ottimo, continua così), Roberto ha aperto il Nebbiolo che se pur giovane tralasciava tutta la sua qualità e potenzialita’. Era un vero piacere stare lì, seduti in questa casa di campagna, e mi faceva strano pensare che tutto ciò e’ a solo 40 minuti da Torino e appena 1 ora da Milano.
Infine che dire…se dovessi proprio sceglierne uno….be’ allora dovrei assaggiarli di nuovo tutti! Quindi siamo scesi in cantina per acquistare delle bottiglie da portare a casa. Nella cantina ci sono le vasche di acciaio, le botti di legno e la nuova arrivata….la macchina per imbottigliare.
Qui il nuovo scintillante e il vecchio consumato viaggiano in sintonia tra loro
Scendendo bisogna fare attenzione alla scala di pietra che conduce in questa “cassaforte” dove la temperatura rimane sempre stabile e fresca anche nelle calde giornate estive. Se non fa abbastanza fresco sotto le pergole magari puoi sederti qui, sulla scalinata ad assaggiare una Barbera invecchiata nelle botti di legno, con sentori di vaniglia che non sovrastano l’origine del vino.
E’ ora di salutare Roberto, Alberto, nonna Elsa….. e Bacco ringraziandoli per una bellissima giornata che ci hanno permesso di passare insieme alla loro passione .
Pensi che sia finita qui? Beh…..veramente lo pensavamo anche noi fino a che Alberto non ci ha chiesto ” Volete vedere dove teniamo lo spumante ?” Credevo ci fosse un’altra cantina dietro casa…..ma visto che questo non è uno spumante qualsiasi, dove meglio avrebbe potuto maturare se non nella cantina del Castello Masino…!
Da qui, a un paio di chilometri dalla tenuta Campore, si ha una vista che domina non solo il paese ma tutto il territorio che lo circonda, dalla valle d’Aosta a Torino.
Qui puoi portare i tuoi bambini, che si trasformeranno in cavalieri e nobildonne prima di entrare nei saloni del castello. Da togliere il fiato!
I “costumi” per i bambini li trovi nella torre delle principessa vicino alla caffetteria. Ho dovuto stringere i denti per non provarli anche io !
Alberto ci viene tutti giorni…., ma proprio tutti, per girare le bottiglie di spumante di 60 gradi. Se questo non è amore… ? E per forza che ti senti come un cavaliere dei tempi andati mentre sorseggi lo spumante di La Campore che ha riposato in silenzio, al buio e al fresco nella cantina del Castello coccolato ogni giorno dalle mani di Alberto.
Pensate quando veniva tutto lavorato in questo “laboratorio” dove ci sono ancora tutte le attrezzature di quel tempo, quando l’uomo faceva tutto senza nessun aiuto della tecnologia avvalendosi della propria fantasia e delle proprie mani. Tutto, compreso il torchio che puoi vedere nella foto sotto, la cui trave e’ costituita da un unico tronco di un unico albero.
Grazie ancora Alberto per questo ultima chicca che ci hai fatto vedere, capire e raccontato. E un grazie ai Maestri del gusto di Torino e provincia, e 4Beards che mi hanno “consegnato” La Campore per fare un articolo. È un racconto che scrivo col cuore e le pupille gustative in estasi. Il giorno dopo per cena ho preparato pasta con pesto genovese accompagnata da un bicchiere di Erbaluce biologico di ………..La Campore ❤️
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Jeg beklager at artikkelen er skrevet bare på italiensk. Jeg fikk i oppdrag av komunen i Torino om å besøke denne vinprodusenten og lage en artikkel om den for et italiensk publikum. Men jeg skal prøve så raskt som mulig å oversette den på norsk slik at også du får oppleve utpåtur…aldrisur….på vintur. Hvis du ikke blir med meg dit neste gang du kommer til Piemonte. Vil du være med så heng på !
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Er det noen grunn til at de siste bloggene har kommet på italiensk ?
Hei Angelica,
jeg har fått i oppdrag av komunen i Torino å besøke forskjellige produsenter her i Piemonte og skrive en artikkel om besøket mitt. Denne gangen gjaldt det en vinprodusent. Jeg skal prøve å oversette den på norsk i de nærmeste dagene. Så bit tenna i hop og hold ut. ??
Supert , takk ? Min skoleitaliensk er relativt rusten?